Combinare strategie attive e passive è un modo per raggiungere un’altra dimensione di diversificazione all’interno di un portafoglio. Tuttavia c’è un ruolo specifico per entrambi, per cui è importante rivedere gli attributi di ciascuno che possono aiutare a costruire un portafoglio di trading ideale per massimizzare i profitti e nel contempo evitare eccessive perdite.
Conoscere le ragioni per considerare e utilizzare entrambe le opzioni passive e attive come complementi in un portafoglio, a seconda delle condizioni di mercato e degli obiettivi degli investitori, è dunque importante per un vero trader.
Il trading attivo e passivo
I prodotti passivi consentono agli investitori un modo rapido ed economico per ottenere un’esposizione alle varie classi di asset. I prodotti attivi offrono invece ai manager la possibilità di trovare asimmetrie informative e gestire i rischi. Le strategie passive e attive dovrebbero essere considerate per i loro meriti nel raggiungimento dell’obiettivo di salvaguardare il portafoglio e per ridurre quindi gli effetti negativi.
Da tener presente inoltre che non si tratta solo di rendimenti in quanto delle strategie più complesse possono offrire l’opportunità di produrre risultati di investimento superiori. I portafogli che includono opzioni sia passive che attive, possono essere altamente complementari, offrendo l’opportunità di ottenere risultati superiori all’indicizzazione e / o per navigare più efficacemente sui rischi di mercato.
A tale proposito vale la pena suggerire quella del broker Stofs, che oggi è considerato uno dei migliori presenti sul mercato finanziario e che propone in primis la piattaforma MetaTrader 4 in italiano.
Diversificazione con il trading attivo
Esistono due principali metodi di gestione del denaro in fondi comuni di investimento, fondi negoziati in borsa e fondi chiusi che possono essere gestiti sia attivamente che passivamente. In entrambi i casi occorrono strumenti e grafici adeguati, quindi è necessario trovare un broker che li offra insieme ad una piattaforma multifunzionale. Detto ciò, parliamo del metodo di gestione attivo del portafogli di trading.
Le decisioni di gestione del portafoglio di fondi gestiti attivamente sono prese da persone e gruppi di ricerca professionisti il cui obiettivo è di ottenere dei rendimenti più elevati rispetto ai loro benchmark. Il termine si riferisce alla capacità del fondo di prendere decisioni tempestive e attive per acquistare e vendere titoli in base alle condizioni e alle opportunità di mercato.
I fondi gestiti attivamente non sono tenuti a detenere azioni o obbligazioni specifiche ed offrono la possibilità di uscire da una holding o da un settore di mercato quando i rischi diventano troppo grandi.
I fondi attivi differiscono notevolmente da quelli gestiti passivamente (definiti di seguito), come i fondi indicizzati, che corrispondono o seguono le componenti di un indice di mercato. I gestori attivi combinano ricerca, previsioni di mercato e la loro esperienza per prendere decisioni in base agli obiettivi indicati nel prospetto del fondo, che può variare da stretto ad ampio. Inoltre offrono il potenziale per sovraperformare gli indici nel tempo, ma presentano anche la possibilità di sottoperformarli. I fondi gestiti attivamente hanno tra l’altro anche delle commissioni più elevate rispetto ai fondi passivi allo scopo di pagare i team professionisti che li gestiscono.
Diversificazione con il trading attivo
Le azioni in fondi gestiti passivamente (vale a dire i fondi comuni di investimento tradizionali), non sono gestite attivamente da un portafoglio, ma replicano invece un indice come l’S & P 500 e perseguono rendimenti indicizzati. Mentre i fondi gestiti attivamente cercano di sovraperformare gli indici nel tempo, quelli passivi seguono le componenti di un indice di mercato per fornire le performance dell’indice sottostante. Tuttavia, i rendimenti di solito non equivalgono ai loro benchmark perché sono coinvolti con i costi di trading.
I fondi gestiti passivamente tendono tra l’altro ad avere un tracking error basso, che è una misura della precisione con cui un portafoglio replica un indice; inoltre, hanno anche delle commissioni di gestione inferiori rispetto a quelli attivi poiché non bisogna pagare per i team di professionisti per gestirli attivamente.
I portafogli gestiti passivamente spesso non possiedono tutte le garanzie nei benchmark, pertanto i gestori di portafoglio cercano di ridurre i costi di negoziazione tenendo solo i titoli di riferimento che monitorano le prestazioni complessive del benchmark.